top of page

Il contratto di conto corrente è un contratto “tipico”, previsto dal Codice Civile italiano all’Art. 1823“Il conto corrente bancario è un prodotto destinato alla gestione della liquidità del cliente. Consente di effettuare operazioni di varia natura con maggiore comodità e sicurezza, usufruendo dei servizi offerti dalla banca” tra cui il percepire finanziamenti e affidamenti vari.

 

(definizione Banca d’Italia)

 

Descrizione

 

Il conto corrente viene utilizzato sia da soggetti privati che dalle aziende. I primi lo adoperano principalmente per la canalizzazione dello stipendio, l’addebito delle utenze e come forma di risparmio. Le aziende lo utilizzano per convogliare i flussi di incassi e pagamenti nazionali ed internazionali.

 

Esso rientra nei cosiddetti contratti “tipici”; infatti nell’articolo 1823 del codice civile si trova la regolamentazione del conto corrente, con una distinzione fra conto corrente semplice e conto corrente di corrispondenza.

 

Il conto corrente è oggi identificato dalle coordinate bancarie BBAN (codice alfanumerico, di 23 cifre per l’Italia), composte dal codice CIN, dal codice ABI della banca dove è domiciliato, il CAB dell’agenzia o succursale e il numero di C/C. Per le operazioni internazionali è invece richiesto il codice IBAN (codice alfanumerico, di 27 caratteri per l’Italia) composto dal codice ISO 3166-1 dello Stato, dal codice identificativo bancario e dal codice BBAN.

 

Il titolare di un conto corrente semplice può prelevare la somma solo alla scadenza, mentre nel conto corrente di corrispondenza il correntista ha l’esigibilità a vista delle somme in esso depositate. Nel caso in cui la banca abbia un rapporto di fiducia con il cliente e ne riceva garanzie economiche, essa può concedergli il fido bancario, che permette di avere scoperti in linea capitale nei limiti prestabiliti.

 

Il conto corrente dà alla banca la possibilità di offrire al cliente diversi servizi come:

 

  • carnet di assegni, utilizzabili come strumenti di pagamento in base alla “convenzione di assegno”;

  • domiciliazione delle utenze (RID);

  • servizio bancomat, anche su circuiti internazionali Visa o MasterCard, pagamento FastPay su caselli autostradali o PagoBancomat su POS.

 

Tutela del risparmio

Il conto corrente è una forma di risparmio universalmente tutelata dall’intervento statale. La Costituzione italiana prevede che la Repubblica tuteli il risparmio in tutte le sue forme. A giustificazione di questi interventi si considerano i costi sociali in termini di disordine pubblico, povertà e disoccupazione che provocherebbero una corsa agli sportelli, l’interruzione del credito alle imprese e ai cittadini.

In prima istanza, ogni istituto risponde dei crediti vantati da terzi nei suoi confronti. In caso di difficoltà, le banche centrali hanno il potere di imporre fusioni, acquisizioni, aumenti di capitale sociale, ad altre banche, una “cordata di salvataggio” degli istituti in difficoltà. La Banca Centrale è responsabile di tutte le attività e passività degli istituti di credito operanti, o che hanno operato e terminato ogni attività, nel territorio nazionale. Da ultimo, lo Stato con il suo patrimonio è garante dell’esposizione del sistema bancario verso terzi.

 

In Italia

I conti correnti sono soggetti al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, che tutela i depositi per importo fino a 100.000,00 euro. Diversamente dagli altri Paesi Europei, al fondo non vengono fatti accantonamenti al termine di ogni anno solare e non sono presenti riserve monetarie. I fondi di garanzia sono alimentati dagli Stati membri e dalle banche che vi hanno sede legale, limitatamente all’esposizione delle filiali nel territorio nazionale. Solamente a queste può imporre l’adesione al fondo: infatti, lo Stato non ha giurisdizione sulle filiali estere di banche aventi sede legale al suo interno, né sulle sedi nazionali di banche di diritto estero. Perciò, i fondi di garanzia coprono i depositi dei cittadini di uno Stato membro, presso filiali nazionali di banche aventi sede legale nello Stato.

 

Ad esempio, l’Italia garantisce i depositi di cittadini italiani presso filiali di banche aventi sede legale in Italia, e situate nel nostro territorio. Invece, non sono garantiti i conti correnti degli italiani o di cittadini stranieri presso filiali estere di nostre banche, né i conti correnti di cittadini italiani presso filiali presenti nel nostro territorio di banche di diritto estero. In deroga a tale principio, gli Stati membri, se si presenta un’emergenza, intervengono con apposita legge a garanzia dei depositi di tutti i cittadini, anche di quelli nelle filiali nazionali di banche straniere, sebbene queste non siano obbligate ad alimentare i fondi di garanzia.
Spesso si tratta solamente di un anticipo, salvo buon fine, del recupero del credito dal Paese nel quale la banca ha sede legale. Ad esempio, per la crisi islandese del 2008, il Regno Unito ha restituito le somme che cittadini inglesi avevano depositato presso le filiali locali di banche islandesi, chiedendo poi all’Islanda la restituzione del dovuto.

 

Quali sono le anomalie contabili più riscontrate nel conto corrente bancario?

 

Contravvenendo a specifiche leggi statali in materia finanziaria le Banche commettono:

ANATOCISMO – applicazione di interessi su interessi – ILLECITO CIVILE

USURA – superamento del tasso soglia previsto dalla Legge 108/96 – ILLECITO PENALE

I finanziamenti operativi più diffusi (AFFIDAMENTI)

 

Sono finanziamenti operativi quelli utilizzati dalle società per gestire la liquidità quotidiana legata al processo commerciale di acquisto e vendita o industriale di acquisto-trasformazione-vendita.

 

I finanziamenti operativi si basano sulla concessione a vario titolo di somme di denaro a favore del cliente nel limite di un valore massimo e spesso di un periodo di tempo. Durante questo periodo la banca, per il servizio richiede un interesse e a volte delle spese fisse.

 

La maggior parte degli istituti gestisce queste operazioni attraverso l’utilizzo del medesimo conto corrente, accreditando gli anticipi e addebitando spese, interessi e insoluti.

 

QUALI SONO GLI STRUMENTI UTILIZZATI PER GLI AFFIDAMENTI?

 

Fido di cassa: La banca permette al cliente di poter usare fondi bancari fino ad un limite prefissato. In pratica il cliente può avere un conto corrente a debito, detto anche “in rosso” per un valore massimo preconcordato. Il fido può essere a scadenza o a revoca (quindi a tempo indeterminato fino alla revoca della banca che può essere anche immediata).

Anticipo Ricevute Bancarie salvo buon fine: Le banche permettono nel limite di un valore (detto castelletto) di anticipare i crediti della società verso i suoi clienti. Il cliente emette una ricevuta bancaria a scadenza posticipata e la porta in banca per l’anticipo, cioè l’accredito sul conto. Quando il cliente paga la banca trattiene l’incasso già anticipato liberando il castelletto. In caso di mancato pagamento addebiterà il conto aggiungendo le spese di insoluto.

 

Anticipo fatture: Funziona come l’anticipo delle ricevute bancarie (c.d. ri.ba.), con la differenza che spesso l’anticipo è solo dell’80% del valore della fattura.

 

Castelletto: tipo di finanziamento a breve termine che una banca eroga nei confronti di un soggetto che possieda determinati requisiti morali, economici e strutturali.

 

Import/Export: Nelle transazioni con l’estero la banca anticipa i crediti (Export) o concede lettere di garanzia alla banca del fornitore (Import) nella quale si impegna a pagare le fatture ricevute dal cliente italiano. In entrambe queste forme di finanziamento la banca fissa un tetto massimo detto sempre castelletto.

 

Spese e commissioni: Ai finanziamenti le banche applicano anche delle spese e commissioni.

 

Ecco le principali:

 

Commissioni massimo scoperto CMS: è una percentuale, calcolata al tasso convenuto, sulla massima esposizione (saldo negativo) avuta sul conto corrente durante il trimestre di riferimento ed essa si aggiunge agli interessi convenzionali. Questa definizione non esiste più, oggi c’è una commissione calcolata sul valore degli affidamenti accordati anche se non utilizzati. A differenza di prima la nuova commissione ha nomi diversi da banca a banca, ma possiamo definirla COMMISSIONE MESSA A DISPOSIZIONE FONDI CMDF è calcolata dalla banca in quanto l’istituto deve fare un accantonamento rischi che diviene un costo per la banca, è applicata solo sugli affidamenti operativi. Quindi fidi di cassa, SBF. Non è applicata su mutui e prestiti.

 

Spese tenuta conto: Sono oneri che la banca chiede per il servizio di conto corrente e calcolate in modo differente in base alle condizioni di conto. Possono essere ad operazione, a forfait, o tramite metodi misti.
Esistono poi altre spese che sono addebitate nell’estratto conto durante il rapporto quali spese di insoluto, rimborsi spese di spedizione, ecc.

 

I vari tipi di affidamento generano dei conti specifici:

 

  • ORDINARI o DI CORRISPONDENZA

  • SBF (SALVO BUON FINE)

  • AF (ANTICIPO FATTURE)

 

TUTTI QUESTI CONTI SONO ANALIZZABILI CON:

 

Free Check Up & Strategy®

BanKontroller®

Analisi irregolarità e anomalie bancarie nei Conti Correnti

bottom of page